Quesiti dell’AdE su tema dell’Autofattura

In relazione alla modalità di gestione dell’autofattura in modalità elettronica, le disposizioni in materia di fattura elettronica disciplinano soltanto la fattispecie della c.d. autofattura denuncia emessa in applicazione delle disposizioni di cui all’art. 6, comma 8 del D.Lgs. n. 471 del 1997, secondo cui se il cessionario / committente non riceve la fattura (o la riceve irregolare) deve provvedere all’emissione della stessa (come autofattura) entro 4 mesi dal momento di effettuazione dell’operazione. Per quest’ipotesi, il Provvedimento n. 89757 del 30 aprile 2018, prevede che il documento sia emesso in formato elettronico (XML) utilizzando il codice di tipo documento “TD20”.

Riportiamo qui di seguiti alcuni quesiti e le risposte dell’Agenzia sul tema della Autofattura.

E’ obbligatoria l’emissione dell’autofattura in formato elettronico nel caso di acquisto da produttore agricolo in regime di esonero Iva per il quale era prima possibile, fino al 31 dicembre 2018, che l’acquirente emettesse autofattura in formato cartaceo? In caso di acquisto di prodotti da un agricolo in regime agevolato (art. 34, comma 6, del d.P.R. n. 633/72) da parte di un operatore IVA obbligato alla FE, quest’ultimo emetterà una FE usando la tipologia “TD1” per conto dell’agricoltore venditore.

Le autofatture da emettere per l’integrazione degli acquisti interni in reverse charge ex art. 17, comma 6, DPR n. 633/1972 devono riportare nel campo “TipoDocumento” il codice “TD20” o “TD1”? In questo caso il tipo documento da utilizzare è il TD1. I documenti con codice TD20 sono solo quelli relativi alle fatture ex art 6, comma 8, d.Lgs. n. 471/97

Si chiede il corretto comportamento da adottare in caso di estrazione di beni da un deposito Iva per beni di origine intracomunitaria ed extracomunitaria soggetti al meccanismo dell’inversione contabile.
L’integrazione/autofattura deve transitare dallo SdI?
Si, il documento che verrà prodotto al momento dell’estrazione dei beni dal deposito dovrà essere trasmesso come FE (tipo documento TD1) al SdI e contenere i dati identificativi dell’operatore residente o stabilito che ha effettuato l’estrazione sia nella sezione del cedente/prestatore che in quella del cessionario/committente. Si ricorda che la FE per l’estrazione della merce dal deposito IVA concorre alla liquidazione periodica dell’IVA.

La mancata emissione della fattura elettronica (nel caso di impianto distribuzione carburanti: – pagamento effettuato con carta credito personale, richiesta fattura ma l’esercente non la emette perché assente al momento o perché non attrezzato telematicamente) può essere sanata con l’emissione di un’autofattura fatta dal contribuente (persona fisica e/o società con partita Iva)? Se sì, con quali particolari modalità e osservazioni da inserire nel testo della FE?
Valgono le disposizioni dell’art. 6, comma 8, del d.Lgs. n. 471/97 e quanto specificato nel provvedimento del Direttore dell’AE del 30.04.18

Questa guida è stata utile?

0