Calcolo Interessi Anatocistici

Gli interessi anatocistici vengono quantificati a partire da una base di calcolo incrementale a cui si aggiungono progressivamente le competenze che vengono di periodo in periodo capitalizzate.

La doppia opzione inserita permette di decidere:
a) Quali competenze considerare nella base di calcolo, tenendo presente che gli interessi vengono sommati alla base in relazione al tasso di interesse applicato (TAN rilevato), come quota parte dovuta alla capitalizzazione della base di calcolo nei trimestri precedenti.
b) Quale capitalizzazione applicare al calcolo. Se si applica la capitalizzazione semplice, la base di calcolo viene incrementata costantemente, anche nell’ultimo trimestre dell’anno. Se invece si decide per una capitalizzazione annuale, la base non verrà incrementata nell’ultimo trimestre in relazione alle competenze scelte al punto precedente. L’opzione permette quindi di seguire le due scuole di pensiero in merito.
La base di calcolo non verrà incrementata per i trimestri successivi alla firma della clausola di reciprocità, indicata nelle opzioni precedenti. La base continuerà comunque a produrre interessi anatocistici anche nei trimestri successivi. Nella tabella di riepilogo dei risultati dell’analisi è quantificato il valore degli interessi anatocistici rilevati.

Rimane solo da aggiungere che il calcolo degli interessi anatocistici, come si intuisce dal metodo che si utilizza, rimane puramente indicativo e in alcuni casi, in virtù della metodica iterativa seguita e dalla dipendenza del calcolo dal tasso medio applicato, può portare a risultati numericamente discordanti con i valori in gioco. In ogni caso, quindi, per valutare l’esborso maggiore del correntista dovuto all’applicazione dell’anatocismo, rimane solo il metodo del ricalcolo completo del conto, che evidenzia correttamente la differenza dei saldi finale e quindi l’eventuale rimborso che il correntista potrà richiedere.

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