Quale è la modalità più corretta per analizzare un leasing con indicizzazione

Il software al momento non consente di replicare i conteggi di indicizzazione della rata e generare quindi un piano di ammortamento che tenga conto di tale meccanismo.

Occorre quindi sviluppare il piano di ammortamento a tasso fisso pari al TAN leasing e generare un piano la cui rata periodica corrisponda al canone fisso indicato in contratto (o ci si avvicini). Successivamente si potrà tenere conto della variabilità dei canoni inserendo come pagamenti, nella sezione PAGAMENTI al campo “Importo Rata”, l’effettivo ammontare corrisposto al lordo dell’indicizzazione calcolata (e, al solito, di eventuali spese). Ciò consentirà comunque una corretta rilevazione dei TEG periodali ed un corretto ricalcolo dell’operazione, laddove se ne ponesse l’esigenza.

La correttezza di tale procedura è però vincolata alla tecnica di calcolo impiegata dalla società di leasing. Tipicamente i leasing vengono sviluppati inizialmente a tasso fisso calcolando sulla base di un certo tasso (detto comunemente TAN leasing) un canone periodico costante (Rf = Cf + If) e poi, secondo le modalità e le formule più disparate, determinando un conguaglio di indicizzazione a debito o a credito per il contraente agganciato ad un certo tasso di riferimento, (ad es. un certo Euribor). Tale conguaglio assume la forma di un extra-interesse I che viene a sommarsi (o sottrarsi) al canone iniziale Rf. Si ha pertanto un canone effettivo variabile dato da R = Cf + If + I, dove quindi la quota capitale è Cf e la quota interessi totale è If + I. Come può rendersi conto, una struttura di calcolo di questo tipo mantiene inalterata la quota capitale calcolata a tasso fisso, ovvero l’andamento delle quote di rimborso del “prestito” in conto capitale coincide esattamente con quello di un ammortamento a tasso fisso pari al TAN leasing. In definitiva, se il meccanismo di indicizzazione del leasing che si sta analizzando prevede una struttura di calcolo così definita (e tipicamente è così) si può procedere come esposto in precedenza. Infatti, ai fini dell’analisi e del ricalcolo dell’operazione ciò che realmente conta è la rispondenza delle quote capitale all’andamento effettivo.

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